mercoledì 17 novembre 2010

Progetto PAD


Sta per essere portato a conclusione il progetto di dedicare su sl uno spazio espositivo alla Pop Art.
Portando la realtà del banale quotidiano ad una dimensione artistica, la Pop Art compie una trasfigurazione: mette in luce ciò che è a noi è più vicino, ma spesso più invisibile, ed attraverso una simile operazione artistica, significa la realtà in cui la società di massa vive. L'identità tra forma e contenuto nell'oggetto reclamizzato è sottoposta, per opera degli artisti, a un processo di straniamento, a un capovolgimento. Nelle opere degli artisti pop l'elemento di seduzione delle immagini produce un effetto alquanto sconcertante. L'euforia ha una sfumatura di malinconia; lucido e belletto sono coperti da una oscura patina d'usura; la precisione, così modificata, appare provocatoria. La Pop Art ha dilatato due concetti base della modernità, il “doppio” e la “dislocazione”, indicando nei mass media l’organo che produce senza sosta il doppio di qualsiasi cosa. Gran parte della nostra esperienza è una esperienza dell’altra realtà, quella organizzata e comunicata dal sistema dei media. Queste caratteristiche fondamentali ci sembrano particolarmente adatte ad essere fruite in un mondo virtuale quale è Second life, che esalta proprio  il concetto del doppio e della dislocazione del reale in un reale altro.
Più di venti artisti Pop, da Andy Warhol a Tom Wesselmann, da Roy Lichtenstein a Jasper Johns e Richard Hamilton solo per citare i più noti; una raccolta di 160 opere, tra le quali molte ricostruzioni ed installazioni 3D sono visibili al Pop Art Display. Non a caso abbiamo scelto questo termine, preferendolo al più convenzionale museo, perché quello che abbiamo voluto ricreare non è una semplice esposizione di opere d’arte, ma proprio una loro “messa in scena”, convinti che questa corrente artistica così vitale sia lontana dai luoghi tradizionali di esposizione d’arte. Il Pop è nato proprio sotto l’ispirazione di un contatto effettivo tra arte e vita, le sue radici e la sua vitalità straordinaria  sono nella cultura underground, attenta ai mutamenti degli stili di vita e della morale comune, così come del mutare dei ruoli sociali. Molte istallazioni sono veri e propri set, in cui ogni avatar può divenire personaggio ed entrare letteralmente all’interno dell’opera d’arte. La ricostruzione di alcuni ambienti immersivi è tesa a rendere più diretta la partecipazione allo spirito delle rappresentazioni artistiche.
 L’intero percorso espositivo offre una visione completa della Pop Art, sia europea che americana, nelle sue molteplici manifestazioni  e consente una conoscenza  completa della  evoluzione di questa corrente artistica fondamentale per il passaggio dal moderno al postmoderno. Un notevole apparato informativo, composto dalle biografie degli artisti, dalle schede tecniche e dal commento delle opere consente di godere al meglio la visione, soddisfacendo le necessarie conoscenze e curiosità. Per ultimo la ricostruzione della Silver Factory, il mitico studio di Andy Warhol, completa la struttura e fornisce un ambiente adatto sia al ritrovo che alla possibilità di manifestazioni artistiche varie che si svolgono in sl. Prevediamo anche di organizzare visite guidate di gruppi con cadenza periodica per chi vuole approfondire i temi relativi alla POP.

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